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Pietro I.

Imperatore del Brasile. Figlio di Giovanni VI re del Portogallo, giunse nella colonia portoghese ancora bambino, quando tutta la famiglia reale vi si recò per sfuggire alla conquista napoleonica (1807). Nel 1821, il padre rientrò in Portogallo, ma P. rimase in Brasile come luogotenente e principe reggente. In breve assunse la guida del movimento separatista brasiliano, animato soprattutto dai grandi possidenti e latifondisti contrariati dall'indirizzo politico centralista della madrepatria. L'anno seguente, con la proclamazione di indipendenza, P. fu acclamato imperatore e nel 1825 Giovanni VI concesse formalmente l'autonomia all'ex colonia, pur conservandone l'unità dinastica con il Portogallo. Nel 1824 P. aveva emanato una Costituzione che gli attribuiva un notevole potere, dal momento che oltre all'esercizio della funzione esecutiva gli consentiva una sostanziale capacità di influenza su quella legislativa. Di tali facoltà egli si valse soprattutto per tutelare l'integrità territoriale del Brasile, minacciata dai particolarismi delle regioni settentrionali. Quando nel 1826 morì Giovanni, P. avrebbe dovuto rientrare in Portogallo per succedergli al trono, ma preferì, dopo aver concesso una Costituzione analoga a quella brasiliana, abdicare in favore della figlia Maria, sotto la reggenza di suo fratello Michele, e mantenere per sé, e per il figlio primogenito, l'Impero del Brasile. Tuttavia, l'autoritarismo del governo, la mancata applicazione della pur moderata Costituzione del '24 e la sconfitta militare, subita da parte dell'Argentina per il possesso dell'Uruguay, suscitarono un diffuso e grave malcontento, tanto da indurre P. ad abdicare, nel giro di pochi anni (1831), in favore del figlio Pietro e a rientrare in Portogallo. A tale decisione fu spinto certamente anche dall'usurpazione del trono portoghese compiuta da suo fratello Michele ai danni di Maria. Giunto in Europa P. si pose a capo della fazione liberale che combatteva Michele, sovrano di tipo assoluto e sostenuto dai conservatori, in favore della legittima sovrana. Dalla Francia organizzò la spedizione contro il fratello e nel luglio del 1832 sbarcò ad Oporto. Nel settembre dell'anno seguente occupò Lisbona e il 27 maggio del 1834 costrinse Michele ad arrendersi; con la convenzione di Evora il Regno fu restituito a Maria II. Amareggiato dalle critiche che gli venivano rivolte per l'indulgenza usata nei confronti del fratello, P. si ritirò dalla vita pubblica, ma non sopravvisse che pochi mesi (Queluz, Lisbona 1798-1834).